venerdì 16 ottobre 2015

L'Ombra

Nel nostro Cammino Evolutivo siamo chiamati, sempre di più, a portare Luce nella nostra ombra. L’ombra è costituita dal nostro Inconscio, che corrisponde al 95% di noi stessi. Non è poca cosa, anzi! Anche coloro che si credono sicuri di Sè, perchè ben coperti da una spessa corazza, in questo periodo vacillano e si chiedono cosa stia succedendo.

Così tanto abbiamo rimosso, nella nostra infanzia, da renderci quasi impossibile il ricordo di ciò che ci è accaduto. Ma le nostre ferite sono ancora lì, aperte e sanguinanti, poichè non sono mai state curate. Ogni volta che qualcuno si comporta in un certo modo con noi, ecco di nuovo emergere le sensazioni e le emozioni sopite, ecco di nuovo la sofferenza di sentirsi rifiutati, abbandonati, traditi, umiliati o trattati ingiustamente.

La corazza che abbiamo costruito per difenderci, la maschera che abbiamo indossato per poter sopravvivere è ancora qui, ed è quella che trema violentemente, ora, mentre la Luce cerca di farsi strada nell’oscurità della nostra Anima. Il tentativo di mostrarsi al mondo buoni o potenti o di aiutare continuamente gli altri pur di essere accettati crolla miseramente mentre guardiamo, increduli, l’orrore celato dentro le pieghe più nascoste della nostra personalità.

E’ tempo di lasciare le maschere e di toglierci quella corazza che abbiamo indossato da bambini, senza neppure accorgercene, per sopperire alla sofferenza, troppo grande da sopportare. E, per fare questo, dobbiamo essere disposti a guardare in faccia la nostra parte più oscura, i nostri sentimenti più ignobili, che per lungo tempo abbiamo nascosto a noi stessi.

Nel difenderci dentro la nostra corazza non ci rendiamo conto cha facciamo subire agli altri le nostre stesse ferite, e ci tocca, ora, prendere atto del fatto che anche noi rifiutiamo, abbandoniamo, tradiamo, umiliamo e trattiamo ingiustamente il prossimo. Lo facciamo proprio con le persone che amiamo di più, quelle che toccano davvero il nostro Cuore e da cui non vorremmo separarci mai. Eppure accade, inconsciamente, che reagiamo in modo da farle sentire così, in modo da riattivare le loro ferite.

La guarigione da qualsiasi sintomo richiede il coraggio di portare Luce nella nostra ombra. I messaggi che il corpo ci invia sono sempre un tentativo di renderci coscienti di ciò che non vogliamo vedere e non capiamo di noi stessi. Ci costringiamo ad andare in una direzione che non ci corrisponde, cerchiamo di controllare o di manipolare ogni cosa, pur di evitare di ripetere una sofferenza che ci aspetta comunque, proprio lì, dove ci siamo diretti per evitarla.

E il nostro corpo insiste nel segnalarci l’errore, nel mostrarci dove stiamo ignorando qualcosa d’importante per noi, lui, che conosce e conserva compiuta memoria in ogni cellula di ciò che ci è davvero accaduto.

La buia notte dell’Anima va attraversata tutta, per essere poi inondati dalla Luce e dalla gioia che nasce dal ritrovare quel bambino, o quella bambina, che avevamo dimenticato e smarrito, dentro di noi. Nasce se accogliamo quel piccolo e lo abbracciamo, lo amiamo e lo confortiamo, lo rassicuriamo e gli diciamo che mai più lo lasceremo, e che ci occuperemo davvero di lui.

Nella Luce, possiamo vedere le nostre miserie, possiamo accogliere la nostra parte più indifesa, possiamo guardare tutto dalla prospettiva della Vita che ci dà, ancora una volta, la possibilità di diventare Noi Stessi, spogliandoci dalle maschere, imparando ad Essere ciò che non siamo mai stati .

Dr.ssa Daniela Tofi
www.psico-life.it
danielatofi@hotmail.com

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